Diario di Bordo: BCN Sup World Fest
Weekend di gare nella metropoli catalana
di Paolo Marconi
Il tanto atteso weekend del 24 e 25 maggio è arrivato e più di 150 suppisti da gara provenienti da ogni parte del mondo si sono dati appuntamento nella metropoli Catalana per vivere uno degli eventi più intensi di questa stagione: Il BCN Sup World Fest.
Il BCN Sup World Fest ha luogo sulla spiaggia di Somorrostro, proprio di fronte alle torri Mapfre nel quartiere della Barceloneta. Il programma prevede due giorni di gare. Il sabato il main event: una long distance valida per il circuito professionale Eurotour. La domenica una technical race di fronte a centinaia di spettatori presenti in spiaggia. Gareggiare in una delle capitali europee più visitate al mondo non capita tutti i giorni e proprio per questo tantissimi atleti hanno messo questo evento nel proprio calendario, non solo i top riders, ma anche amatori che non volevano perdere l’opportunità di fare parte di questa grande festa del Sup.
Venerdì 23 Susak ed io siamo andati all’evento per confermare l’iscrizione e fare una pagaiata di warm up sul campo di gara. La classica pagaiata pre gara nello spot è sempre importante, soprattutto in eventi di questo livello, perché ci consente di prendere confidenza con l’ambiente in cui si gareggerà, cercando di comprendere il mare e il suo movimento, confrontandosi anche con le previsioni meteo saremo in grado di capire che tipo di gara sarà e fare la scelta giusta nel caso abbiamo più tavole da poter utilizzare. Oltre alla parte tecnica però c’è anche altro. Lasciare la spiaggia, voltarsi e vedere lo skyline della capitale catalana è impressionante. Vedere la città dal mare è suggestivo, si percepisce la sua energia e la sua frenesia, migliaia di piccoli puntini sfilano a passeggio sul lungomare, spiccano le torri Mapfre, si intravedono le varie cupole sparse per la città, l’Hotel W con la sua forma unica e sullo sfondo il Tibidabo osserva la città dall’alto.
Terminata la pagaiata sul campo gara Susak ha tenuto una lezione collettiva presso il Club Pati’ Vela de Barcelona. Una bellissima opportunità di condivisione insieme alle suppiste locali del gruppo Fem Sup Race, che si sono misurate in condizioni ventose imparando a gestire la tavola tra le onde e affinando le loro partenze dalla spiaggia.
Ecco il racconto dei due giorni di evento visti da dentro la gara:
Day 1:
Il primo giorno di gare inizia presto, briefing alle 8.30 e partenza degli uomini per le 9.15. Le donne partiranno subito dopo il termine della gara maschile, alle 10.45 circa. Arrivo sul campo gara con largo anticipo e vado subito in acqua per attivare il corpo ma soprattutto per decidere la tavola che userò. E’ presto e soffia una leggera brezza proveniente da terra, se le previsioni sono giuste il vento dovrebbe girare con il caldo della giornata e aumentare leggermente, ma niente di troppo impegnativo. Nonostante non ci sia ancora vento il mare si muove molto, appena superata la scogliera decido che userò la mia Allwater 14x22, con il traffico delle barche nel momento della gara e il vento in aumento avrò bisogno di stabilità.
Il percorso è simile a quello della prima edizione. Beach start dalla playa de Somorrostro e giro a destra dopo circa 300 metri poi si costeggia la playa de la Barceloneta fino ad arrivare sotto l’iconico Hotel W. Passato l’hotel c’è un breve tratto con due giri di boa per poi costeggiare la scogliera del porto commerciale. Al termine della scogliera si gira una boa a sinistra e ci si immette nel tratto più lungo in mare aperto. Dopo quasi due chilometri in mezzo al mare, si gira di nuovo una boa a sinistra per rientrare alla spiaggia di Somorrostro. La gara consiste in due giri di 6 km, al termine del primo giro ci sarà un passaggio di corsa in spiaggia.
La partenza della gara maschile è affollatissima, nel tratto fino alla prima boa almeno 50 atleti pagaiano fianco a fianco contendendosi la testa della corsa. Io parto male e resto subito intrappolato nelle controscie, mi sfilo dal gruppone e mi metto di lato cercando di trovare il mio ritmo per iniziare la rimonta. Davanti un gruppo di una quindicina di atleti inizia ad accelerare mettendo in fila il resto della flotta. Dopo la prima boa a sinistra ho quasi ripreso il primo treno ma appena mi rimetto in assetto perdo l’equilibrio e cado venendo superato da un altro gruppetto.
La gara inizia ad entrare nel vivo e davanti il ritmo aumenta, Riesco a recuperare posizioni e sorpasso alcuni ragazzi che si staccano dal gruppo di testa. Arriva il momento del passaggio a terra, uno dei momenti più emozionanti della gara dove si sente da vicino il tifo della tanta gente in spiaggia.
Poco dopo l’inizio del secondo giro stacco il gruppo che ero riuscito a rimontare, il treno di testa però è davvero lontano adesso e resto nella cosiddetta No Men’s Land per il resto della gara. Davanti invece la gara è sempre più accesa, Shuri Araki ha creato un buon gap e si invola verso un’altra vittoria. Il gruppo degli inseguitori vede vari sorpassi,cadute e rimonte. Dietro il fortissimo atleta giapponese conclude al secondo posto Antonio Morillo, terzo Arthur Arutkin, quarto Aaron Sanchez e quinto il leggendario Titouan Puyo.
Terminata la gara maschile è il momento delle donne di scendere in acqua. Un’altra spettacolare partenza che vede le migliori al mondo e tantissime nuove promesse del nostro sport sfidarsi nelle acque di Barcellona. Poco dopo lo start un treno di tre formato da Alba Frey, Mariecarmen Rivera e Duna Gordillo si distacca dal gruppo e prende da subito un buon margine. Dietro si forma un gruppo in cui si alternano sorpassi e rimonte durante tutto il primo giro. Susak pagaia forte nella top 10 per la prima metà, poi scivola sulla tavola dopo la corsa in spiaggia e perde qualche posizione terminando 11 esima. Il gruppo di tre in testa continua a darsi battaglia per tutto il secondo giro fino a che nell'ultimo chilometro Mariecarmen Rivera prende l’iniziativa e attacca vincendo allo sprint finale con Duna Gordillo seconda e Alba Frey terza, quarta Esperanza Barreras dopo una gara tutta in rimonta e quinta Anais Guyomarch.