Diario di bordo: Spring SUP Race
La più grande festa del SUP in Italia
di Paolo Marconi
La più grande festa del SUP in Italia
di Paolo Marconi
Dopo un intero inverno passato a vivere ed allenarci a Fuerteventura è arrivato il momento di tornare sui campi di gara e iniziare la stagione agonistica. Questa volta però il tanto atteso momento di schierarsi sulla linea di partenza è arrivato solo per Susak visto che io ero alle prese con una frattura alle costole procurata durante l’inverno oceanico. L’infortunio mi ha quindi costretto a fare da spettatore e indossare le vesti di coach, mettendomi a disposizione di Susak e degli altri atleti con i quali collaboro.
Il circo del SUP Race internazionale questa volta si è riunito a Comacchio, al Lago delle Nazioni, per la Spring SUP Race dal 3 al 6 aprile. Questo evento è ormai alla sua ottava edizione e, anno dopo anno, si sta imponendo nel panorama del SUP Race internazionale come tappa di coppa del Mondo ICF, richiamando oltre 400 atleti provenienti da 27 nazioni.
La forza di questo evento non è solamente il livello agonistico stellare e l’ampia partecipazione ma soprattutto il fatto di essere una vera e propria festa del SUP. Gli iscritti infatti possono partecipare a una svariata serie di competizioni di discipline diverse, potendo così mettersi alla prova e divertirsi dal giovedì fino alla domenica. La grande varietà di eventi è sicuramente fondamentale per richiamare atleti e appassionati da ogni parte del mondo, che non solo vogliono mettersi alla prova a livello agonistico, ma vogliono immergersi a pieno nella comunità suppistica partecipando attivamente a varie attività e competizioni differenti.
GIORNO 1
La Spring SUP Race ha avuto inizio con una nuova gara all’interno dell’evento: la Chrono City Race, In pratica una gara a cronometro su un circuito di 500 metri in pieno centro della città di Ferrara. Questa competizione unica era a numero chiuso, con 50 atleti che si sono sfidati nelle acque che circondano il Castello Estense a bordo di tavole monotipo fornite dall’organizzazione. Sebbene l’evento fosse definito come una Fun Race, i suppisti da gara sono scesi in acqua per fare sul serio. I vincitori sono stati entrambi atleti giapponesi, Rika Okuaki tra le donne e Kotaro Myahira tra gli uomini. Sfida agonistica a parte questa nuova tipologia di gara ha dato modo ai 50 partecipanti provenienti da ogni parte del mondo di conciliare l’attività sportiva con la scoperta di un luogo unico e ricco di cultura come il centro storico di Ferrara. Un inizio di Spring SUP Race davvero spettacolare.
GIORNO 2
La seconda giornata della Spring SUP Race ha visto scendere in campo gli atleti per le sprint in linea di 100 metri. Una giornata di gare lunga e senza sosta nella quale si sono sfidati gli atleti di ogni categoria, dagli under 12 agli over 60. Questa tipologia di gara garantisce performance spettacolari e colpi di scena dalle prime batterie fino alle finali. La gara sprint in linea è una delle discipline preferite di Susak che fin dalle prime batterie si è dimostrata in gran forma qualificandosi senza problemi alle finali e concludendo con un quinto posto in una gara mozzafiato in cui le atlete in campo si sono giocate il podio in meno di 3 secondi di margine. Belle prove anche per il resto degli atleti che si sono affidati al programma di coaching di SUP SALIVOLI, Claudia Luchetta e Verity Thomas salite sul podio nella categoria 40+, Nicola Volani arrivato ai quarti di finale ed Emanuele Bennato che si ferma agli ottavi di finale in una batteria tosta che lo vede incappare nella morsa delle controscie.
I vincitori della categoria Open sono il campione mondiale in carica Andrey Kraytor e Cecilia Pampinella che vince la sua prima gara nella categoria Open dopo aver dominato per anni tra le Junior.
Al termine della gara sprint si è poi gareggiato a bordo dei Foil, alcuni pionieri di questo sport si sono sfidati sullo stesso percorso di 100 metri facendo volare le loro tavole sull’acqua piatta. Una disciplina nuova e spettacolare che sicuramente diventerà sempre più popolare nei prossimi anni. Ancora una volta la Spring SUP Race si dimostra all’avanguardia portando per la prima volta una competizione di Foil nelle acque italiane e offrendo ai partecipanti molti modi diversi per godere dell’evento con tavola e pagaia
GIORNO 3
Sabato 5 aprile gli atleti si sono sfidati in quella che secondo me è la più spettacolare delle discipline che il SUP Race ha da offrire: la Technical Race. Un percorso di 500 metri con partenza dalla spiaggia e 5 giri di boa, da ripetere due volte con una corsa in spiaggia nelle semifinali e nelle finali. La giornata è subito iniziata alla grande con sfide e imprevisti fin dalle prime batterie. Il sole e il tanto pubblico a terra hanno fatto sì che l’evento diventasse una vera e propria festa del SUP. Susak si è fatta strada fino alle finali con delle ottime performance e ha terminato la giornata con un sesto posto in una finale combattutissima vinta in rimonta dalla giovanissima Csillag Kocsis che nonostante sia ancora una Junior ha gareggiato nella categoria regina. Tra gli uomini trionfa invece lo spagnolo Sergio Cantoral dominando la gara dall’inizio alla fine. Anche gli atleti che si allenano con SUP SALIVOLI si sono regalati delle belle performance nelle loro categorie. Nicola Volani dopo una battaglia avvincente tra le boe non riesce a superare il suo turno ma si porta a casa un bel bagaglio di esperienza che tornerà utile nel prosieguo della stagione. Emanuele Bennato si regala e ci regala una performance emozionante che batteria dopo batteria lo porta al nono posto guadagnato con grinta e belle manovre tra le boe. Tra le ragazze Verity Thomas ottiene un bellissimo terzo posto in rimonta e Claudia Luchetta vince la gara dominando la finale.
Ciliegina sulla torta di questa terza giornata di Spring SUP Race è la gara Inflatable che ha visto partire in contemporanea centinaia di atleti di ogni categoria, un vero e proprio spettacolo sull’acqua che ci dà l’idea di quanto grande stia diventando il nostro sport.
GIORNO 4
L’ultima giornata della Spring SUP Race è iniziata la mattina presto di domenica 6 aprile con le prime partenza della Long Distance. Una giornata totalmente diversa dalle prime tre dell’evento, un cielo invernale e un forte vento fresco da Est hanno creato un’atmosfera tensiva che faceva presagire una giornata di gare epica. Ad iniziare per primi sono stati i più piccoli, seguiti dalle donne e dagli uomini. Non c’è stata categoria che non abbia affrontato una gara davvero tosta, la prima parte del percorso era in acqua piatta con un forte vento laterale, nella seconda parte del tracciato le condizioni diventavano ancora più sfidanti a causa di un’onda corta che ha messo in difficoltà la maggior parte della flotta, forzando molti atleti al ritiro. Una Long Distance che ha chiuso in bellezza l’evento, dimostrando la difficoltà e la varietà del nostro sport. Susak ha terminato questa gara in quinta posizione pagaiando in modo coraggioso e giocandosi le posizioni che contano a bordo della sua Sunova FlatWater 14x20, grazie alla preparazione invernale svolta a Fuerteventura è riuscita a ottenere risultati ottimi in tutte e tre le discipline dimostrando di essere competitiva e versatile in una flotta di atlete sempre più agguerrite. La gara femminile è stata vinta da Csillag Kocsis dopo una performance impressionante che l’ha vista in fuga fin dall’inizio. Nei maschi è Donato Freens a spuntarla sul finale dopo uno sprint esplosivo contro il francese Ethan Bry. Gli atleti di SUP SALIVOLI si sono dimostrati all’altezza di una gara così complicata, tra gli uomini sia Nicola Volani che Emanuele Bennato hanno dovuto trovare energie inesplorate per superare i propri limiti contro un vento laterale così sfidante, Claudia Luchetta chiude alla grande il weekend con un’altra vittoria netta che la proietta tra le migliori atlete internazionali della sua categoria.
In sintesi possiamo dire che la Spring SUP Cup sia una vera e propria festa del SUP italiano e internazionale. Un evento così non può che fare bene al movimento sportivo che trova l’occasione di riunirsi in un festival dove appassionati e agonisti possano trovare il modo migliore per dimostrare la loro passione per il SUP.
Vivere la Spring SUP Race da terra, senza poter pagaiare a causa di un infortunio, è stata per me un’esperienza diversa ma comunque stimolante. Poter vedere i miei amici e colleghi gareggiare e sfidarsi fino all’ultima pagaiata è stato emozionante. Ma soprattutto essere a disposizione di Susak e degli altri atleti con cui condividiamo allenamenti ed esperienze è stato stimolante e affascinante, vedere il sorriso e la soddisfazione di un atleta dopo aver tagliato la linea di arrivo è davvero impagabile e rende speciale tutti i sacrifici che vengono fatti in allenamento, lontano dal tifo e dai riflettori dell’evento.
Un’ultima considerazione va rivolta agli organizzatori che anno dopo anno hanno creato un evento con una risonanza internazionale che fa arrivare suppisti da tutto il mondo a celebrare questa festa sportiva. Non posso neanche immaginare il duro lavoro e la pressione da gestire per creare un evento di 4 giorni con così tanti partecipanti e tante attività. Organizzare un evento di questo calibro è un atto di amore verso lo sport e una dimostrazione di passione verso il SUP. Grazie a Simone, al team degli organizzattori, ai volontari e a tutti coloro che hanno dato il loro contributo alla realizzazione della Spring SUP Race. Il SUP italiano è grato per ciò che avete fatto!